27 marzo 2024

Focus Sanità - Intervista ad Anna Bonini, responsabile Area Accoglienza - Cup - Attività monitoraggio libera professione

Smart PA Magazine - Focus Sanità


L'INTERVISTA

Anna Bonini, responsabile Area Accoglienza - Cup - Attività monitoraggio libera professione

Come considera i livelli di digitalizzazione raggiunti nella PA italiana oggi e quali le principali sfide?

Negli ultimi anni certamente si è vista una decisa accelerazione nella diffusione di sistemi di digitalizzazione e semplificazione, percepita dai cittadini come una vera e propria rivoluzione. Molte attività amministrative che prima si svolgevano a sportello sono oggi sostituite da accessi in remoto su piattaforme interattive che fanno risparmiare tempo. L’impatto della digitalizzazione ha determinato forti processi di riorganizzazione interna e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi più accessibili da parte dei cittadini. Il percorso è comunque ancora lungo e servono investimenti economici e sul capitale umano per raggiungere risultati utili per l’intera popolazione. Una delle sfide principali riguarda il superamento del digital divide che crea esclusione di una parte della popolazione dall’accesso a internet e quindi ai servizi, per ragioni generazionali, economico-sociali, linguistico-culturali. L’altra sfida è infrastrutturale e riguarda l’estensione della copertura con la banda larga in tutte le aree del nostro territorio.

sanità digitale

Ci racconta brevemente lo status della digitalizzazione della ASST di Mantova?

Negli ultimi anni certamente si è vista una decisa accelerazione nella diffusione di sistemi di digitalizzazione e semplificazione, percepita dai cittadini come una vera e propria rivoluzione. Molte attività amministrative che prima si svolgevano a sportello sono oggi sostituite da accessi in remoto su piattaforme interattive che fanno risparmiare tempo. L’impatto della digitalizzazione ha determinato forti processi di riorganizzazione interna e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi più accessibili da parte dei cittadini. Il percorso è comunque ancora lungo e servono investimenti economici e sul capitale umano per raggiungere risultati utili per l’intera popolazione. Una delle sfide principali riguarda il superamento del digital divide che crea esclusione di una parte della popolazione dall’accesso a internet e quindi ai servizi, per ragioni generazionali, economico-sociali, linguistico-culturali. L’altra sfida è infrastrutturale e riguarda l’estensione della copertura con la banda larga in tutte le aree del nostro territorio.

Siamo una Azienda Socio-Sanitaria Territoriale che gestisce Ospedali, Poliambulatori specialistici, Case della Comunità e altri servizi territoriali; il tempo della Pandemia e del lockdown ha stravolto le nostre consolidate organizzazioni di servizi al cittadino e ci ha imposto di adottare percorsi totalmente nuovi.

Tra questi la diffusione della firma digitale sui documenti sanitari (referti, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissioni ospedaliere) e il popolamento del dossier sanitario interno e del Fascicolo Elettronico del cittadino. La diffusione di questi strumenti consentirà di mettere a disposizione dei medici tutte le informazioni sulla storia clinica del paziente e ai nostri assistiti di avere i loro dati in un ambiente sicuro e accessibile. L’estensione dell’utilizzo degli strumenti digitali va di pari passo con la sicurezza e la protezione dei dati sanitari dei nostri cittadini a fronte di un nuovo contesto di minacce ai sistemi informatici.

Quali saranno le principali attività in cui sarete impegnati nei prossimi anni e come il PNRR potrà supportarne la realizzazione?

Migliorare l’accoglienza dei nostri utenti è l’obiettivo prioritario di questi anni, anche con i finanziamenti PNRR, per dotare le nostre strutture di totem multifunzione e di applicazioni che permettano di risparmiare tempo e di non aver bisogno di recarsi agli sportelli.

I servizi di prenotazione di visite ed esami, di identificazione dell’assistito, di comunicazione degli esiti degli eventi sanitari dovranno diventare più accessibili; per questo è necessario sviluppare soluzioni che garantiscano maggiore interoperabilità.

L’adozione dei POS pagoPA di Nexi che vantaggi ha portato sia dal punto di vista dell’Azienda Sanitaria che dal punto di vista del cittadino?

Nella nostra Azienda circa l’80% dei pagamenti avvengono con modalità elettronica. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie all’estensione del PagoPa a tutte le tipologie di pagamenti e il collegamento dei POS al sistema. È importantissimo per la nostra Azienda, che ha una distribuzione di punti di erogazione territoriale molto ampia, ridurre l’uso del contante che genera costi e rischi. Per il cittadino la possibilità di utilizzare più canali di pagamento (home banking, totem multifunzione, esercizi commerciali, sportelli, applicazioni ecc.) si è dimostrata una scelta vincente per comodità e sicurezza.